Solitamente un impianto di trattamento delle acque reflue comprende tre stadi, chiamati trattamento primario, secondario e terziario. L’effluente finale può essere scaricato in acque superficiali, sul terreno o può essere usato per l’irrigazione. Risulta utile utilizzare l’ozono nel trattamento delle acque reflue per l’efficacia e la convenienza economica sia nel trattamento primario che nella fase di disinfezione prima dello scarico nelle acque superficiali. Durante il trattamento primario infatti, l’ozono può essere iniettato direttamente nelle vasche che precedono i trattamenti secondari per:
- correggere il debito di BOD e COD;
- eliminare gli odori;
- ossidare le metallo proteine (composti organici che contengono metalli pesanti) per rende più facile la chelazione dei metalli pesanti;
- abbattere, grazie al potere ossidante, i composti aromatici altamente velenosi o etero aromatici;
- ossidare i vari elementi chimici (ferro, manganese, etc.), i composti inorganici (cianuri, solfiti, nitrati, etc.) ed i composti organici (fenoli, detersivi, pesticidi, nitriti, derivati dell’ammonio quaternario, etc. etc. ) che possono essere presenti nell’acqua.
L’ozono è indicato all’interno delle linee guida recanti i criteri per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili (ex art. 3, comma 2 del decreto legislativo 372/99) come uno dei possibili agenti di ossidazione chimica per il trattamento di rifiuti liquidi contenenti sostanze non prontamente biodegradabili o totalmente non biodegradabili come ad es. fenoli, oli e grassi, idrocarburi policiclici aromatici, composti organici alogenati, coloranti, pesticidi, cianuri, solfuri, ecc..
Nella stessa norma viene indicato che l’ozono è, ad esempio, utilizzato nel trattamento dei percolati di discarica o per la rimozione di COD, BOD, TOC. L’ozono può quindi configurarsi come una efficace soluzione per quelle Aziende che intendono riutilizzare le acque o che intendono raggiungere nelle acque i parametri necessari per l’emissione in acque superficiali o fognatura. Durante la fase di disinfezione, atta ad abbattere i batteri (carica batterica) patogeni nell’effluente depurato, l’ozonizzazione dell’acqua risulta essere una tecnica estremamente efficace sia per la disinfezione che nel miglioramento delle caratteristiche di lucentezza e trasparenza dell’acqua.
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